So Much

Cosi tanta serenità da non pensare più a nulla, cosi tanta pace da credere che non possa esistere. Potevamo essere sereni (perché non sapevamo nulla) solo quando eravamo bambini? Questo non lo sappiamo. Abbiamo dimenticato tutto.

Ora ci contendiamo i ricordi, ci contendiamo l’amore, scaviamo nell’erba per trovare l’essenza di noi stessi o per cercare una fede. Una fede. Un legame perché la serenità è condivisa, è contaminante, è ossessiva, è l’obbiettivo, e va rinchiuso in uno spazio tempo breve. Forse un loop, forse una ripetizione.

Uomini e donne dagli abiti colorati che rincorrono con grinta uno stato di grazia, di beatidune, al fine di dimostrare e rivendicare una voglia profonda di piacere, di gioia,di calma, di amore. Amiamo universalmente. Diamo amore ma siamo intercambiabile. “Amo te, che amavi lei, e quindi amo qualcosa di lei. Ma tu che mi amavi, da quando ami un altro? E se ami un altro amerai come amavi lei? Non amo più, ma uno che ne aveva voglia ama per me, me, che sono stata amata, da uno che ama da sempre.”

Corpi colorati da storie, risate contagiose, manie di gioco, gioco e basta. Certo, forse un pò naif, forse un pò irreale ma chi siamo noi per prenderci sul serio?Difficile è ormai non travolgersi nel tormento e nella malinconia. Noi per un attimo ci riserviamo il diritto di stare bene.

idea e coreografia
Michela Lucenti

con
Maurizio Camilli, Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Filippo Gessi, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Michela Lucenti, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Chiara Taviani

in collaborazione con
Balletto Civile

ph Francesca Laurieri

Altre produzioni