Madre
Siamo figli di questo secolo di rivolte e di diritti conquistati, sappiamo tagliare il cordone ombelicale con la nostra nascita?
Perché cambiare il mondo significa innanzitutto sconvolgere il sistema che ci ha generato.
Madre è un grande corpo a corpo con il drammaturgo e poeta tedesco Heiner Müller che spacca il testo e lavora sull’inconscio. Un percorso che si muove tra parole e movimento per un teatro totale in una babele di immaginari che si stagliano sotto un cielo 16:9,unico elemento scenico.
Una sorta di grembo materno, con una colonna sonora cinematografica, zoomate e campi lunghi, dove il suono diventa immagine, l’immagine e il movimento danno origine ai suoni.
Una ricerca fisica per una drammaturgia cinematografica.
Un teatro totale che si destreggia continuamente tra discorso danzato e parlato, cercando una terza via: la visione, esperienza quasi sinestetica che mescola differenti linguaggi.
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ideazione e coreografia
Michela Lucenti/Balletto Civile
assistente all’ideazione
Maurizio Camilli
assistente alla regia
Enrico Casale
Disegno sonoro
Tiziano Scali
installazione idrofonica
Guido Affini
disegno luci
Stefano Mazzanti
fondale dipinto
Keiko Shiraishi
Costumi
Chiara Defant
consulenza drammaturgica
Attilio Caffarena e Carlo Galliero
fotografie di scena
Donato Acquaro
danzato e creato con
Alessandro Pallecchi Arena, Faustino Blanchut, Maurizio Camilli, Ambra Chiarello, Demian Troiano Hackman, Michela Lucenti, Monica Bianchi, Filippo Porro, Emanuela Serra, Giulia Spattini
produzione
Balletto Civile, Festival Resistere e Creare Fondazione Luzzati Teatro della Tosse,
Fondazione TPE Teatro Piemonte Europa
in collaborazione con
Dialoghi-Residenze delle arti performative a Villa Manin
Teatro LaCucina-Olinda Onlus, Festival Oriente-Occidente Rovereto